Pillole domenicali

Giovanni 15,1-8 (portare molto frutto)

La vera vite è Cristo, che emana profumo che si espande benefico tra gli uomini. E questo buon profumo è il suo Vangelo e quanto il Vangelo reca con sé, grazia e verità. La linfa buona e feconda si espande e raggiunge i tralci e in loro produce un frutto buono e abbondante.

In antico il Padre ha curato questa vigna (Israele) come saggio e attento agricoltore, affidandola a vignaioli prediletti che però non si presero cura della Vigna.

Ma ora è Lui stesso a curarla: il suo sguardo e le sue cure sono continuamene su di lei (cfr. Dt 11,12), sulla vite e i suoi tralci. È vanto dell’agricoltore che la vigna sia bella, e come mai in questa vite, curata dal padre, ci sono anche dei tralci che non portano frutto?  IL vignaiolo li taglia per gettarli nel fuoco, mentre pota il tralcio buono perché porti ancora più frutto

A noi quale ruolo/compito rimane da fare? Prima di tutto quello di accogliere queste operazioni della mano paterna che opera in nostro favore per renderci più fecondi, così tutto quello che ci accade, persino la morte, è finalizzato a portare molto frutto. 

Secondo atteggiamento è quello di RIMANERE/DIMORARE in LUI. 

Come il tralcio non può portare frutto da sé se non rimane nella vite, così neanche  noi se non rimaniamo uniti a Lui. Reciproco è il dimorare! Il dimorare reciproco è la condizione essenziale per portare molto frutto. NON si dà una possibilità intermedia (un po’ di frutto); la contrapposizione è tra il molto frutto o il nulla. 

Nell’evangelizzazione c’è solo il molto o il nulla; tutto dipende dal dimorare in Gesù.  Gesù dimora in noi per grazia, noi dimoriamo in Lui per necessità (senza di Lui noi non possiamo fare niente). 

Che significa porta molto frutto?

Chi diventa discepolo di Gesù porta davvero molto frutto nel senso che porterà molti a credere in Lui. Si glorifica il Padre quando si dilata la sua la sua paternità (Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli, Mat 5,16). La gioia di essere figli di Dio porta a che altri la condividano accogliendo in Gesù il Salvatore del mondo (4,42).

 

 

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