Pillole domenicali

SEI IL MIO PASTORE, NULLA MI MANCHERÀ!

Oggi  è la  domenica del  Bel  Pastore ed  è  grande perciò  la gioia  di  tutto  il  popolo  cristiano che scopre e gusta Gesù nel suo “mestiere” di Risorto.

Il Risorto  ci ha  promesso “io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”  quindi non è lontano da ciascuno di noi ma continua a camminare in mezzo a noi,  accanto a noi e davanti a noi - per questo è un Bel Pastore - e ci guida sulla strada che  porta alla vita e che Lui stesso percorre.

Allora il corso della nostra vita non è affidato al caso o alla buona sorte, perché esiste  Qualcuno da seguire, che si prende costantemente cura di noi, nessuno escluso.

A  cosa ci  chiama il  Risorto?  Anzitutto  ad  un  Bel  Rapporto con  Lui,  per vivere e  gustare la vita, ma anche per lottare contro tutti i pericoli che possono correre le Belle  Pecorelle, anche smarrite, come noi siamo: non belle come “ogni scarrafone e' bello  a mamma sua” ma Belle perché sono sue, Belle perché Lui ci ha reso tali.

Avere  fede  in  Gesù,  essere  cristiani  altro  non  è  che  questo:  accettare,  scegliere,  costruire e  mantenere un  rapporto  personale con  Lui  e  farne partecipi  gli  altri,  per  condividere una ricchezza nota solo a chi ce l’ha.

Le difficoltà nella vita spirituale spesso sopraggiungono proprio per aver dimenticato  il nostro rapporto con Gesù, che dev’essere come ogni Bel rapporto della nostra vita,  cioè curato, custodito e difeso.

Il rapporto cresce se ce ne ricordiamo, se lo respiriamo, se non lo perdiamo di vista,  se  manteniamo  viva  la  preghiera  personale,  se  ci  mettiamo  in  ascolto  della  Sua  Parola,  se  la  riconosciamo  fra  le  tante  che  ci  piombano  addosso,  se,  attraverso  i  sacramenti e gli altri canali divini, ci disponiamo a ricevere la Sua grazia, se, infine,  la nostra stessa vita  è  Bella, per  i  suoi comportamenti  concreti  che “incarnano”  e  manifestano il Vangelo!

Anche per questo ci riuniamo a Messa la Domenica, giorno del Risorto, perché non  abbiamo  a  dimenticarlo e  non  ci  accada  di  ridurre  il  Bel  Pastore  a  un  ricordo  occasionale,  come una Bella  foto  appesa  al  muro,  che  ogni  tanto  guardiamo,  anche  con affetto, ma con la tacita interiore consapevolezza che ci dobbiamo arrangiare da soli, perché ben altra cosa è la vita di ogni giorno, e se non ci pensiamo noi ......

Non è una Bella foto appesa al muro la presenza del Risorto in noi: certo, questa sua  presenza  in  noi  può  “essere  addormentata  o  soffocata  dal  peccato  o  dalle  preoccupazioni della vita ma, nel profondo, rimane intatta come la brace di un ceppo  bruciato sotto le ceneri, e sempre può essere rinnovata». (il corsivo è di Papa Francesco).

 

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