Pentecoste: il fuoco desiderabile

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Pentecoste, per il popolo ebreo era la festa dell'alleanza, del rinnovo dell'Alleanza (6,20), ma per noi cri stiani è il battesimo, la nascita della Chiesa non con acqua soltanto ma "in Spirito Santo e fuoco", comedisse Gesù agli Apostoli prima della sua ascensione: "Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece  sarete battezzati in Spirito santo tra non molti giorni" (At.1,5; e 11,16). "Spirito Santo e fuoco" può significare nel fuoco dello Spirito Santo. Il fuoco è il simbolo biblico dell'amore di Dio che purifica da  ogni male. Si realizza così il battesimo nello Spirito Santo e nel fuoco (Lc 3,16).

E’ proprio quello che accadde a Pentecoste, quando sui discepoli uniti in preghiera con Maria, si pose ranno "lingue come di fuoco" (At.2,1-13). All’improvviso dal cielo, cioè dal luogo dove era asceso  Gesù, giunse un vento impetuoso che spazza via ogni paura e riempie tutta la casa dove stavano i disce poli: quella casa diviene così il luogo della Presenza di Dio. E tutti furono colmati di Spirito Santo, sono inebriati di passione divina e inarrestabile che li spingerà ad agire sotto effetto dello Spirito Santo.

“Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.  Gesù è già lui il Consolatore, il Paraclito (cfr. 1Gv 2,21), ma ora che torna al Padre e sarà invisibile ai suoi, nonncesserà mai di essere presente con l'altro Consolatore, che sarà con  noi in eterno.

Lo Spirito Santo, prima della Pasqua di Cristo dimorava presso i discepoli ma dopo la glori ficazione di Cristo sarà in loro per compiere attraverso di loro le opere stesse di Cristo. Lo Spirito santo non sostituisce Gesù ma compie l'opera sua in noi.

Lo Spirito ha il compito di ammaestrare interiormente il discpolo perché ami la parola di Gesù e aderisca ad essa con tutto il cuore. Gli fa sentire apatia verso le cose mondane e, con gemiti inesprimibili, lo spinge a desiderare fortemente di essere dimora di Dio. Lo Spirito santo non sostituisce Gesù ma compie l'opera sua in noi e non può essere là dove uno è attratto dalle passioni mondane. La presenza dello Spirito in noi si caratterizza quindi come insegnamento e come memoria. Come insegnamento perché incide dentro di ni ci segna inn modo indelebile e come memoria perché ci ricorda la Parola del Signore e ci amare la sua Verità, ci fa ricordare tutte le parole  di Gesù e ci conduce alla loro piena comprensione e attuazione.