Matteo 13,1-23

Nei versetti precedenti Gesù aveva detto che il regno di Dio non è un anestetico ma soffre violenza…! 

Qui, oggi, è seduto in riva al lago, sorpreso dalle folle che affluiscono a lui, e dalla barca che diventa la cattedra del suo insegnare, ammaestra discepoli e folla. (Matteo 13, 1-10): 

 

1Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. 2Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una 'barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia. 3Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: «Ecco, il Seminatore uscì a seminare…..”

In questa domenica del ‘seminatore’, apriamo il cuore a Dio e chiediamogli di divenire ogni giorno di più ascoltatori docili e disponibili alla sua Parola, che è seme portatore di vita: «Fa’ o Signore, che ascolti con attenzione e ricordi costantemente il tuo insegnamento, che io lo metta in pratica con costanza e coraggio; allontana da me ogni inquietudine perché le tue parole mettano profonde radici in me» 

 

C’è un forte contrasto descrittivo tra perdita dei semi (13, 4-7) e il frutto abbondante (13, 8) del versetto finale. 

Son descritte parecchie esperienze di insuccesso e delusione (spreco dei semi lungo la strada... sul terreno roccioso... tra le spine...) rispetto al grande raccolto che fa dimenticare l’esperienza negativa della perdita. Che vuol dire?

Siamo persuasi che questa parabola ci invita e ci insegna ad avere fiducia nell’opera di Dio che, per quanto segnata da insuccessi o delusioni, alla fine avrà un esito positivo.