Pillola della Domenica XIV

Tra le altre cose il Vangelo di questa Domenica ci svela un «segreto di Dio» Quale? Che i piccoli, gli umili, i ben disposti sono gli unici a poterlo capire e ricevere, come accadde ai pescatori di Galilea, alle donne semplici del popolo, ai poveri, ai peccatori, e agli emarginati... 

Certamente ciò non è impedito ai Sapienti come i Magi, come Nicodemo, e agli intelligenti, come Paolo, agli strozzini come Zaccheo… a condizione però di scendere dal pero, e lasciarsi disarcionare da cavallo, e arrivare al punto in cui si cessa di porre la fiducia solo in se stessi, e ci si lascia raggiungere dalla Luce superiore…e diventi interiormente piccolo riconoscendo i tuoi limiti senza preoccuparti di sembrare stolto agli occhi di qualcuno pur di essere sapiente agli occhi di Dio (cf. 1 Cor. 3,18).

Gesú ringrazia Dio perché le cose stanno proprio così: «Ti benedico... perché hai tenute nascoste queste cose ai sapienti». Il cristianesimo non si appoggia certo sull'ignoranza, ma sull'umiltà dell'uomo; non condanna la scienza ma la superbia e la presunzione dell'uomo.

UMILTA’ che giova e UMILTA’ ingannevole

Il paradosso della fede cristiana è questo: «chi si umilia sarà esaltato». Questo detto evangelico svela qualcosa di importante circa l'umiltà, che  

-         non consiste principalmente nell'essere poveri, perché uno può benissimo essere povero e arrogante nello stesso tempo. 

-         non consiste nel sentirsi buoni a nulla, perché questo può nascere anche da un complesso di inferiorità o da una cattiva immagine di sé. 

-         non consiste neppure nel dichiararsi umili a parole, perché molti dichiarano di non valere niente, senza crederci minimamente. Guai se se lo sentono dire da qualcuno….

In che consiste allora? Nel farsi piccoli per amore, per servire e promuovere gli altri

Come Gesù che era Dio e si è spogliato di tutto, si è umiliato facendosi servo per salvarci e lo ha fatto tutta la vita: nell'incarnazione è sceso, nell'Eucaristia scende, tutta la storia della salvezza è la narrazione delle ininterrotte discese di Dio incontro a noi. Dio è umile come l’acqua che al dire di San Francesco è umile preziosa e casta… serve a noi per noi scorre… viene giù non si ferma mai nel discendere fino al mare.

L'acqua è umile perché sempre sgorga, esce, scende, fino a raggiungere il punto più basso possibile. Il contrario del vapore che tende sempre a salire in alto ed è perciò giustamente associato all'orgoglio. L’umiltà non solo non deprime l'uomo, ma lo rende autentico, vero.