Avvento: Eccomi, sono la serva del Signore

Nell’annuncio dell'Angelo a Maria è centrale l’espressione "Piena di grazia", con cui l’angelo Gabriele si rivolge a Maria.  Perché è stata chiamata così, perché definire così colei che si ritiene ed è  "l'umile ancella del Signore"?

Umiltà e docilità formano la disponibilità piena e incondizionata che accompagnerà Maria per tutta la sua esistenza. Nulla, assolutamente nulla, nella vita di Maria fa trapelare anche la benché minima traccia di quelle debolezze e inclinazioni, derivanti dal peccato originale, che inquinano frequentemente la nostra vita. Maria era destinata, nel progetto di Dio, ad accogliere nel suo grembo il Figlio di Dio, santo ed immacolato.

Gesù mentre pendeva dalla croce ce l’affidò come MADRE, quando rivolgendosi a Giovanni, gli disse: "Figlio, ecco tua Madre”. 

Maria è la nuova e vera Madre dei viventi, su di Lei il Signore posa il suo sguardo compiaciuto, per mezzo di lei riesce far sentire meglio a tutta l'umanità il suo amore tenero e  misericordioso. Maria, infine, è la Prima-redenta, che ci addìta la méta e ci rigenera come figli santi ed immacolati. In questo nostro mondo, pervaso da inquinamenti di ogni genere, la Festa dell’Immacolata ci richiama alla purezza del cuore, ai valori limpidi dello spirito, all'onestà dei nostri sentimenti e delle nostre azioni. Lei ci parla dell'ecologia dell'anima, di cui troppo poco ci occupiamo, mentre di questa prima di tutto c’è bisogno!