RICORDATI DI ME …

Queste parole: "Ricordati di me..." non le dice un credente in difficoltà, ma un malfattore, che sperimentando un dolore simile a quello di Gesù in croce, si affida a Lui. La risposta del Signore è pronta: "Oggi sarai con me nel paradiso"

Il “perduto” secondo le leggi dello Stato ed il comune pensare,  incontra e invoca il Cristo in un momento estremo e difficile.. Il modo in cui Gesù sta morendo è per lui un’omelia decisiva, un esempio attraente ed efficace. E’ vero, lo incontra alla fine di una vita sbagliata ma sa cogliere l’attimo fuggente che gli viene offerto da Dio, e trova speranza e accesso al Regno. 

In breve, si fida e si affida a quell’Uomo che tutto può ... Sa che  con una Persona così non è mai troppo tardi, né si è mai fuori tempo massimo. Forse quel malfattore aveva già sentito dire che quell’UOMO aveva accolto e riabilitato peccatori incalliti e “peccatrici” di fama, i quali non erano stati sgridati, cacciati via, umiliati, ma si erano sentiti dire: neanche io ti condanno, non peccare più, oggi voglio fermarmi a casa tua, la tua fede ti ha salvato etc…

Anche al Calvario succede l’incontro che non ti aspetti e che, per quel peccatore assassino, è una vera manna e piena redenzione (è lui il primo santo ufficiale, canonizzato da Gesù stesso), ma anche per noi quel fatto, quelle parole “oggi sarai con me in Paradiso”, possono essere, nel tempo, un ricordo importante per non cedere, per non arrendersi e rilanciarsi, con fiducia, sulla via di Dio e della salvezza ritrovata.

A questa sola condizione: fidarci di Lui e invocarlo!