Ascoltare la parola
Dopo il 'fare la misericordia' di domenica scorsa, ora l'attenzione si sposta su un altro verbo fondamentale dell'esperienza credente, “ascoltare” la parola di Dio.
Domenica prossima Gesù insegnerà a “pregare”, sollecitato dagli apostoli che gli chiedono: «Signore, insegnaci a pregare» (Lc 11,1).
In queste tre domeniche incontriamo quindi, uno dopo l'altro, tre atteggiamenti essenziali attraverso i quali si snoda la vita del discepolo di Gesù:
- fare misericordia,
- ascoltare la parola di Dio,
- e pregare.
C’è un detto che ogni pio giudeo conosce e suona così:
«Il mondo poggia su tre colonne: lo studio della Torah, il culto, le opere di misericordia».
Anche quando negli Atti degli Apostoli (2,42-47), si descriverà la comunità di Gerusalemme, modello esemplare di ogni comunità cristiana, tornerà a proporre queste tre fondamenta, ricordando che i discepoli erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli (ascolto della Parola), nella comunione dei beni (misericordia), nella frazione del pane e nelle preghiere (vita liturgica).
Oggi Gesù accetta di essere ospitato da donne e si compiace di avere Maria come uditrice. Tra Lui e Maria non è in corso una conversione qualsiasi, per intrattenere l'ospite in attesa che il pranzo sia servito. Gesù è il maestro che insegna e Maria la discepola che ascolta.
All'inizio del racconto, nella casa di Betania, regnano grande pace e armonia. Gesù entra nella casa, entrambe le sorelle lo pongono al centro della loro premura, in modo diverso, Maria ascoltandolo. Marta servendolo. Per entrambe al cuore della loro preoccupazione c'è Gesù. Fino a questo punto non è stato dato alcun giudizio di valore sull'atteggiamento dell'una o dell'altra. Improvvisamente, nell'armonia di questa casa sorge un inghippo creato da Marta che protesta: «Signore, non ti importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti» (v. 40). Marta si affanna e corre dietro a troppe cose, mette al centro dei sui pensieri e d affanni le cose da fare e non la persona di Gesù. Marta si agita e si preoccupa, è divisa in se stessa mentre Maria fa la cosa più giusta e prioritaria per un credente: ascolta e condivide. L’ascolto della parola di Dio dona armonia e pace, e ci consente, persino nella molteplicità dell'agire, di rimanere raccolti, non divisi, capaci di ricondurre tutto ciò che facciamo a quella sola cosa necessaria che è il Signore Gesù e la nostra comunione con lui.
Buona Domenica