Come agnelli in mezzo a lupi.

Gesù affida ai Suoi il compito di continuare nel mondo la sua missione, fino alla fine dei tempi.

Un mandato difficile, per le sole forze umane, SOPRATTUTTO, per questi motivi:

  • la messe è molta è sconfinata mentre gli operai e le forze sono modesti,  
  • e perché gli inviati sono persone normali e quindi fragili, perciò dovranno affrontare ogni genere di insidie e di persecuzioni.  
  • Infine perché questi stessi inviati  devono essere spogli  di ogni sostegno umano, e di ogni forma di potere ed essere fiduciosi che niente mancherà loro,  in forza di Colui che li ha mandati.  

Loro compito sarà quello di annunciare il Regno di Dio e la pace, frutti che derivano dalla redenzione operata da Cristo. 

L'annuncio che viene loro affidato ha in sé una intrinseca forza di convinzione e di vitalità, per cui basta che sia fedelmente proclamato e testimoniato. 

Questa opera dei missionari sarà fruttuosa per chi l'accoglierà, mentre sarà motivo di condanna per chi la rifiuterà. Ognuno sarà giudicato da come si pone di fronte a questo annuncio che sempre risuonerà nel mondo e nella SOCIETA’.

Proprio quelli che non accettano il messaggio della salvezza sono paragonati a LUPI che insidieranno la loro vita come i lupi insidiano l’incolumità degli agnelli indifesi. 

Ne fa testo la storia della chiesa fino ai nostri giorni. 

Coloro che restano volontariamente induriti nel loro rifiuto della GRAZIA, saranno i persecutori della Verità. 

Per questo la chiesa, in ogni tempo, si è adornata di eroi, di martiri e di santi.  Non solo, ma dalle persecuzioni ha saputo trarre motivo di rinnovata fedeltà a Cristo e di migliore fecondità SPIRITUALE. 

Come insegna Tertulliano: il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani, è capace di generare nuovi figli, nuovi frutti di santità.