Domenica delle Palme

La Domenica delle Palme inaugura la settimana più importante della nostra fede cristiana. In questa settimana «santa» è nato il cristianesimo, in essa tutto il resto è concentrato e contenuto.

Anche noi viviamo questi giorni, quasi ora per ora, accompagnando gli ultimi giorni di vita di Gesù: dall’entrata in Gerusalemme del Messia, al Getsemani, al calvario… fino alla corsa di Maddalena al mattino di Pasqua al Sepolcro vuoto, tra un rincorrersi di angeli e di donne, e di apostoli.

In questi giorni siamo noi cristiani ad andare dietro a Dio per essere vicini e presenti a Lui nel tempo della sua … sofferenza. Quello che il Signore fa abitualmente, instancabilmente per noi ogni momento…in quanto “Dio non salva dalla sofferenza, ma nella sofferenza; non libera dalla croce ma nella croce”. La lettura del Vangelo della Passione è di una bellezza incredibile, un Dio a cui:

  • non è bastato lavare i piedi ai discepoli, 
  • ha dato a noi il suo corpo da mangiare e non gli è bastato;
  • nudo e disonorato, ha portato la croce sulla quale si è lasciato inchiodare
  • quasi senza fiato, dall’alto della croce ci grida: oggi sarai con me in Paradiso, infatti Dio è giusto con noi non perché dà a ciascuno il suo ma perché dà a ciascuno se stesso, la sua stessa vita.

A Pasqua Egli ci dà tutto, ci trascina e attira amorevolmente verso l’alto, ci fa nuovi e ci fa sentire pieni di gioia, di forza e di gloria. A Pasqua c’è un mirabile connubio, un fortissimo abbraccio tra Incarnazione e Passione nella logica del dono e di offrirsi a tutti, meritevoli e non, buoni e cattivi.

Alleluia!