Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.

È Capodanno, è tempo di festa e di novità e di …rosso da esibire!

In tutti c'è voglia di fortuna, risate, serenità, festa... insomma, voglia di cose belle, emozioni forti, sorprese a non finire. A Capodanno avvertiamo voglia di qualcosa che ci prende e non sappiamo esprimere, qualcosa che cominciamo facendo festa, con il sorriso e con la musica addosso. Voglia, insomma, di cominciare bene!

I pastori del vangelo di oggi non avevano in mente proprio questi pensieri, e credo nemmeno Maria e Giuseppe, accanto a Gesù. Essi erano animati da un'altra “voglia”, quella di lodare, cantare e glorificare Dio (dire e fare cose belle in nome suo).

La Parola di oggi ci suggerisce come fare per rendere questa voglia più vera e duratura. Ci è proposto l'atteggiamento di Maria, il suo stile abituale di vita: conservare, ricordare e meditare in cuore quello che vediamo e sentiamo. Maria diventa modello per capire cosa non serve e custodire quello che farà della nostra vita un tempo bello e prezioso. 

E’ però indispensabile meditare su ciò che conta e non sul futile, altrimenti gli sforzi non portano a niente. Riprendiamoci il cuore e la testa, facciamo come Maria, cioè capaci di meditare... affinché la festa non sia una farsa o vuoto rumore. Se crediamo che l’essenziale è invisibile agli occhi, potrà essere un buon anno per tutti. Auguri!