NATALE di Gesù

Appena gli angeli si furono allontanati i pastori si dicevano l’un l’altro: Andiamo fino a Betlemme a vedere quello che è successo.” (v.15) 

Cosa fanno i pastori dopo aver ricevuto questo annuncio? 

  1. Decidono di partire,  scelgono di mettersi in cammino, festinantes.  Eppure si mettono in cammino, di notte e per sentieri in salita. Per vedere Gesù si cammina e si deve mettere in conto di fare un po’ di fatica
  2. I pastori scelgono di andare a Betlemme, anche se avevano un gregge da custodire e cose da  mettere al sicuro per andare a vedere quanto è successo. Non restano legati alle loro abitudini e sicurezze, al calduccio del focolare ma si fidano della novità e sfidano la notte, il vento ed eventuali pericoli. 

La salita non fa loro paura perché nel cuore hanno sentito muoversi qualcosa, hanno creduto che colui che è nato è davvero Colui che aspettavano da tempo. Per questo: “Andarono senza indugio” (v.16). Essi non stanno lì ad aspettare, altri segni, altre conferme; non  perdono tempo a fare chiacchiere, non stanno a ragionarci troppo ma si fidano

 

La fede è sempre una sfida alla nostra ragione e al nostro buon senso. Spesso pensiamo di comprendere tutto prima di muoverci, prima di andare… di avere tutto chiaro in testa, ma non funziona sempre così. Arriva il momento in cui dobbiamo fidarci e partire, sulla sua parola! 

“ E trovarono Maria Giuseppe e il bambino adagiato nella mangiatoia (v.16). Arrivati a Betlemme i pastori trovano quello che era stato loro detto dagli Angeli. La mèta è una casa-grotta dove c’è un bambino, loro annunciato. 

Chi ha il coraggio di mettersi in cammino avrà sempre la grazia ed il dono di un incontro. I Pastori incontrano il bambino di Maria e in Lui percepiscono che l’annuncio ricevuto era vero. La fiducia posta in quella voce sentita nella notte li porta ad incontrare la Parola che si è fatta carne.  I pastori riescono là dove gli studiosi non erano riusciti: riconoscere in quel bambino il Messia.