Sussultare di gioia…

“In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, a salutare Elisabetta; questa, appena ebbe udito il saluto di Maria, sentì sussultare il bambino che portava da sei mesi nel proprio grembo. Elisabetta esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo… Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto» “.

Maria si mette in viaggio, va da sua cugina Elisabetta incinta anch’essa, al sesto mese. Ha fretta e desiderio di rendersi utile. La distanza, le difficoltà del viaggio, eventuali pericoli di strada, anziché scoraggiarla la fanno correre. L’amore ha sempre fretta: Maria va “in fretta”, attraverso verso zone montuose.  In Giudea si incontrano due mamme

Elisabetta, che  porta in grembo Giovanni Battista, al vedere Maria dichiara: “Il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo”. 

 

Ecco cosa può accadere quando la nostra vita è piena di dedizione, di sentimenti veri, di prove e misteri accettati con la fede in Dio. Maria è definita da Elisabetta “Colei che ha creduto”, come a dire che Maria ha generato prima nella fede (cuore) e poi nel grembo il Figlio di Dio, che è capace di farci sussultare di gioia, di scuotere la nostra stanca esistenza, di stupirci quando si trova di fronte a una fede genuina.  

La storia di Maria si ripete: Dio cammina anche oggi con le nostre gambe per arrivare ai più lontani e bisognosi di aiuto.