Che Re strano e che strana Verità!

….  Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Gesù dice a Pilato: il mio regno non è di questo mondo. Non perché è spirituale, etereo, non terreno, ma perché non viene da elezioni democratiche o da designazione umana o da discendenza o da vincoli di sangue…

Il potere di quaggiù è di forza, si nutre spesso di violenza e sotterfugi, qualche volta condanna gli avversari e manda in carcere e, in qualche parte del mondo, condanna persino a morte.

Il Regno di Cristo invece viene dall’alto, è basato sulla libera adesione, non sulle tasse, ma sul servizio, sull’amore e su quanto produce vita, non morte, né emarginazione.

Per i regni di quaggiù, l'essenziale è affermarsi, vincere, in quest’altro Regno comanda chi si fa ultimo e serve.

Gesù è venuto per rendere testimonianza alla verità, che non è qualcosa da avere o perseguire con studi e filosofie di vita, ma qualcosa che esiste e ti viene incontro o si dona gratis. Lui è la Verità

La verità è proprio davanti a Pilato che sta chiedendo: cos’è la verità? 

La verità non è una realtà astratta, riducibile a una dottrina o a un’etica, ma una Persona.

Gesù è un Re paradossale, ed anche “Verità” paradossale, che non è da dimostrare ma da accogliere. 

Egli qui ci rivela: “Il Regno, quello mio, non è di questo mondo” e altrove: “io sono la Via, la Verità e la Vita”. E questo sarà vero ed accadrà soprattutto nella sua Passione, preludio alla sua Risurrezione.  Prendere o lasciare!