Quando verrà il Figlio di Dio nella gloria?

Ce lo chiediamo anche noi, tante volte… ma quando Gesù è interrogato sulla fine dei tempi, Egli risponde e afferma con forza che il Figlio dell’uomo ritornerà

  • non per annunciare o inaugurare il Regno di Dio (Mc 1,15) 
  • non per invitare a conversione, 
  • non per dare ancora “spazio” alla sua misericordia (Gv 3,17), ma perché tutto si compia (1Cor 15,28). In quei giorni, allora, ognuno troverà il proprio posto (1Cor 14,2-3) e otterrà la sua ricompensa in forza della FEDE avuta in Lui e delle opere scaturite da questa fede e compiute nel suo Nome (Mt 16,27).

La predicazione terrena di Gesù è carica di questa preoccupazione: aprire gli occhi agli uomini sui segni premonitori di questa fine del mondo che non sarà una caduta nel nulla, ma un ingresso nella gloria. È come se ci avvertisse: chi ha tempo, non aspetti tempo. L’ora buona, il tempo propizio per cambiare in meglio è già adesso, quando ascolti o riconosci il suo invito e ti dai una mossa, finalmente …

Tuttavia ciò che resta e resterà nascosto, è quando questo accadrà. 

Questo è un segreto del Padre e Gesù non ce l’ha voluto svelare. Di fatto non ce lo ha svelato. Gesù dice di non saperlo: il Padre – durante l’esperienza terrena del Cristo - non Gli ha espresso questo mistero, per via della pazienza infinita e della sua bontà illimitata di Dio stesso (2Pt 3,9).  Inutile insistere e chiedere: “Perché?” (At 1,6-7).

Per il momento, questo non ci riguarda e non è nemmeno utile per noi saperlo. 

La sola cosa che conta è sapere che questo ritorno di Cristo ci sarà e che bisogna prepararsi ad esso, ora e non domani, altrimenti ci si può ritrovare inaspettatamente e irrimediabilmente esclusi dal Regno (vedi Matteo 25,11-12; e Luca 13,25). 

Ma quando il Figlio dell’Uomo tornerà, troverà ancora la Fede sulla terra? 

Ai posteri l’ardua sentenza!