Ad majorem Dei Gloriam!

Giovanni e Giacomo aspirano a far carriera, vogliono il primo posto accanto a Colui che da anni stanno seguendo. Si “credono” diversi e migliori degli altri 10, i quali non ci stanno e si mettono a litigare su chi fra essi sia il più meritevole. 

Il Signore ha spiegato ripetutamente e proposto a tutti i discepoli una via migliore e più sicura per “riuscire” agli occhi di Dio: “Chi vuole essere il primo si faccia servo di tutti”.

Afferma di essere venuto per condividere, per farsi servo e non per essere servito, ma Giacomo e Giovanni chiedono i primi posti nel Regno, pensano alla gloria facile facile…senza aver prima attraversato la valle tenebrosa dell’abbassamento, dell’immersione, del battesimo verso cui Gesù era incamminato. Litigano fra loro per la VANA gloria dimostrandosi ben lontani da quanto Gesù sta vivendo e dal suo stesso “sentire”. 

Così è nello sport, nella politica, nella scuola, nei condomini; dappertutto accade la stessa cosa… e purtroppo anche nelle nostre parrocchie, nei gruppi, qualche volta tra preti ed anche vescovi. Si sgomita per i posti migliori, per un riconoscimento di qualsiasi genere, per la propria visibilità, insomma per vanagloria e non per la Gloria di Dio.

Gesù è perentorio: “tra voi non sia così... Tra voi non è così!”

Certo, la volontà di grandezza è innata nell'uomo, ma bisogna che questa spinta mondana, carnale, venga convertita a e diventi “cristiana”. 

Gesù che pur essendo Maestro e Signore, non si è comportato da "primo" ma da "servo".  «Non sono venuto per farmi servire, ma per servire!». Così parlò e così agì il Cristo!

Il suo insegnamento ed il suo esempio, con compiti e responsabilità differenti, è per tutti: dobbiamo impegnarci tutti a servire la chiesa e gli altri con più generosità e solo per la maggior Gloria di Dio.