XXII anno B - Parola di verità

 Le contestazioni a Gesù nel vangelo di questa Domenica  possono avvenire  anche nella Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità” (1 Tm 3,15)? 

Tutti i giorni nella Chiesa assistiamo allo scontro, nella liturgia e nella pastorale, nelle diocesi e nelle parrocchie, nelle comunità religiose e nei gruppi di laici, fra chi guarda con nostalgia al passato e non cambierebbe neanche una virgola di quanto ha trovato 50 anni fa e chi scalpita invece per ribaltare tutto e subito.

Giacomo chiama “parola di verità”, “buon regalo”, e “dono perfetto, quanto ci proviene dal Padre della luce”. È “la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime”. Perciò va accolta “con docilità”. Accolta e praticata: “Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi”. 

Anche  Gesù rimprovera coloro che trascurano il “comandamento di Dio” mentre sono pignoli nelle loro tradizioni. Come mai tante divergenze su punti di dottrina e di orientamento pratico. Come spiegare questo fatto? 

Il vero problema sono “tradizioni degli uomini”

Alla parola di Dio, Gesù contrappone le “dottrine e tradizioni che sono solo precetti di uomini”. A cosa Egli fa riferimento? Certamente alle scrupolose abluzioni di mani e oggetti vari verso cui Farisei e Scribi erano fedelissimi e scrupolosi osservanti esteriori.

La Parola di Gesù valorizza l’interiorità, contano per lui le cose che vengono dal cuore degli uomini, non le cose esteriori. Queste, col mutare dei tempi, ambienti, circostanze, possono e debbono cambiare. Quando ci si appella al “si è fatto sempre così”  spesso ci si riferisce a cose vecchie di 50/60 anni, non di più.

Saggia regola è quella di rispettare ogni dottrina e agire pastorale imparando a presentarla presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo. Insomma la formulazione della dottrina può e deve adattarsi ai tempi, ma non il deposito della fede cattolica non può essere mutato o stravolto.

Cos’è, dunque, che deve rimanere ad ogni costo, che non può cambiare? Vediamo il Vangelo di oggi:

  • Gesù fa un elenco di disordini presenti nel cuore della persona, provocati dalle sue intenzioni cattive: “prostituzioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza”. Pertanto il male sarà sempre male. Anche se fosse vero che  “fanno tutti così”, e la TV esalta gli arrampicatori, gli sfacciati, gli spudorati e le più spregiudicate libertà sessuali, e gli abusi del potere, insomma  nessun pretesto può mai giustificare ciò che Gesù apertamente condanna.
  • San Giacomo dice: “Una religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo”. Conservarsi puri non con atti esteriori ma operando con intenzione retta, mettendosi a servizio degli altri, in primo luogo di chi è bisognoso, solo, indifeso e abbandonato.