L’opera di Dio qual è? E la nostra???

 …la gente si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.  

Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il

Figlio dell'uomo vi darà». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».  

Nel vangelo di oggi Gesù accenna all’ OPERA DI DIO

Chiedono a Gesù: che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio? 

La risposta di Gesù ci spiazza e va ben oltre l’osservare i suoi comandamenti. 

-       Qual è la principale opera di Dio? La creazione del cielo e della terra come diciamo nel Credo.

-       Ancor più grande opera di Dio è la nostra Redenzione che avviene nel nome e per mezzo di Gesù Cristo.

-       Compiere l'opera di Dio quindi è partecipare alla sua creazione e all’opera della sua Redenzione! E’ fare nuove le cose e rinnovarci a nostra volta, credere ed operare nel suo nome mettendoci effettiva e collaborazione nel combattere il male e fare il bene; è quindi educarsi a rinnovare le cose che dipendono da noi, ad aprire strade nuove che conducano a libertà e a legami buoni leali e generosi fra noi.

-       E’ credere ardentemente in Colui che Dio ha mandato e dargli una mano nel diffondere la sua Parola e la sua opera di salvezza etc…

-       E’ credere che essendo Lui il Pane della vita, suo compito principale è quello di darci vita e averla in abbondanza. L’opera principale di Dio per noi, dopo quella di averci dato la vita, e rigenerarci continuamente nello Spirito santo. Insomma, NUTRIRCI e prendersi cura di noi, questa è l’opera di Dio.

Ed in pratica per noi vuol dire fare ciò che Dio fa, fare la sua volontà, agire come a Lui piace, comportarsi come Lui si è comportato con noi. Il resto viene da sé, da una spinta interiore dello Spirito che abita in noi e ci sospinge verso il meglio. Non è per caso scritto: “ Siate santi, come io sono Santo? Misericordiosi come lo è il Padre che è nei cieli?  Che solo in sua volontà è la nostra pace?”

 

Fare l’opera di Dio da parte nostra vuol dire e comporta l’accettazione libera e gioiosa di colui che Dio ci  ha mandato cioè  Gesù, che  ha saputo amare, guarire, avere compassione, custodirci e prendersi cura di noi come fa la chioccia con i suoi pulcini (Lc 13,34), con tenerezza combattiva non sdolcinata.