DIVISIONE E NON MOLTIPLICAZIONE

 Si misero a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li DISTRIBUI’ a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. 

Il vangelo festivo di san Marco da questa domenica cede la scena al Cap. 6 di GIOVANNI che narra la moltiplicazione dei pani.

A dire il vero, il brano non si intitola né parla di “moltiplicazione dei pani”: troviamo infatti solo il verbo distribuire. “Prese i pani e, dopo aver reso grazie li distribuì a quelli che erano adagiati sull’erba, e lo stesso fece con i pesciolini, secondo il loro bisogno”. 

Questo capitolo è molto importante, perché proprio alla fine del capitolo 6,  PIETRO arriverà a proferire quelle famose parole: “Da chi andremo, Signore? TU SOLO hai parole di Vita eterna e noi abbiam creduto che tu sei il FIGLIO di Dio”. 

L’episodio inizia descrivendo una grande folla che segue Gesù per averlo visto compiere molti segni sui malati: c’è stupore e curiosità in tutti, per la sua azione potente e la sua predicazione.   

Gli apostoli prendono atto della situazione “impossibile”: cinque pani d'orzo e due pesci... che cos'è questo per tanta gente? 

Quel ragazzo che mette a disposizione ciò che aveva, forse ha sentito dentro di sé che mettendo a disposizione di Dio quello che si ha, si può far fronte all’impossibile. 

E Gesù, quando vede la disponibilità anche di uno solo entra subito in azione, contento di poter fare il resto, cioè venire incontro alla fame di tutti.

Che la soluzione di tanti problemi umani e sociali non dipenda forse dall’agire umano, che anziché farsi guidato dalla legge della CONdivisione preferisce consegnarsi alla legge del possesso e dell’accaparramento? 

La fuga di Gesù nella solitudine piuttosto che lasciarsi andare ad una full immersion (bagno di folla) dopo il prodigio operato, non vuole forse dirci che bisogna capire e voler percorrere la via di Dio affidandosi a Lui, piuttosto che inebriarsi di qualche futile successo?