DONO DI DIO SONO I FIGLI

Questa Domenica 24 giugno è “soppiantata” dalla festa del NATALE di San Giovanni Battista.

Zaccaria, alla parola detta a Lui da Gabriele nel tempio, ha dubitato, chiudendo il suo orecchio. Non ha creduto alla Parola di Dio, e da quel momento ha perso l’uso della parola. Non ha ascoltato, perciò non può parlare.  

Tuttavia vediamo nemmeno i suoi dubbi fermano l'azione benefica di Dio: infatti, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. Volevano chiamarlo come suo padre, cioè Zaccaria, ma è Elisabetta, che prende l’iniziativa ed è irremovibile, come lo è la Parola stessa di Dio, e proclama: «Si chiamerà Giovanni», nome che significa dono, grazia di Dio.

Elisabetta sa bene che il suo bambino è dono di Dio, e ci ricorda che i figli non sono nostri, vengono da lontano e vanno anche oltre noi. Anche Zaccaria sarà d’accordo, sottoscrivendo questa nobile verità su una tavoletta: dono di Dio è il suo nome.

Questi due anziani genitori sentono che il bimbo fa parte di una storia che li precede e va oltre di loro, come è vero per ciascuno di noi, del resto.

Noi benediciamo Dio – come Zaccaria – ogni volta che crediamo e proclamiamo che la nostra vita è un dono ricevuto, dono che bisogna cantare, vivere, gridare a squarciagola, perché dono del Signore sono i figli e la nostra vita viene da Dio e a Dio va restituita, per Lui va vissuta. AMEN