IL SEGRETO DELLA FELICITÀ

Un giovane domandò a un SAGGIO il segreto della felicità.

Il saggio propose al ragazzo una prova di maturità e gli suggerì di fare il giro del suo immenso palazzo e di tornare poi da lui. Gli chiese però – mentre andava – di portare in mano o tra i denti un cucchiaino con alcune gocce d’olio, senza versar l’olio che c’era dentro». Il giovane partì e dopo molto tempo tornò soddisfatto. Il saggio gli chiese: «Hai visto gli arazzi nella sala da pranzo? Hai visto i magnifici giardini? Hai notato le belle pergamene?»

Il giovane, vergognandosi, confessò di non avere visto niente di tutto ciò, perché si era preoccupato solo di non far cadere le gocce d’olio dal cucchiaino. «Torna indietro e guarda le meraviglie del mio palazzo» disse il saggio.

Il giovane prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare, ma questa volta osservò per bene tutte le opere d’arte del palazzo e le bellezze intorno ad esso.

Notò i giardini, le montagne, i fiori. Tornò dal saggio e riferì nei minimi particolari tutto quello che aveva visto.

« E dove sono le gocce d’olio che ti ho affidato?» domandò il saggio.

Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.

Il saggio disse: «Ebbene, da questo puoi capire che il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie intorno a te senza mai dimenticare le gocce d’olio nel cucchiaino».

«Infine, fratelli, prendete in considerazione tutto quel che è vero, buono, giusto, puro, degno di essere amato e onorato; quel che viene dalla virtù ed è degno di lode» (San Paolo ai Filippesi 4,8). Senza mai dimenticare l’essenziale!