CORPUS DOMINI - Il pane di vita

Oggi prendiamo coscienza di tutto il cammino che il Signore ci ha fatto percorrere dal deserto delle nostre povertà, tra tanti pericoli, nutrendoci col suo Pane di Vita. Da quella prima misteriosa Cena, sgorga e si sviluppa nel tempo la nostra comunione con Cristo e tra noi, e viene soddisfatta quella sete e quella fame di desideri alti e profondi nel cuore di ogni uomo.

Festa vera è permettere a Gesù di entrare e stare con noi come illustre e dolce ospite della nostra anima, sapendo che solo lui può rinvigorire la nostra esistenza, nobilitarla e condurla a pienezza.

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa' che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.

Gesù parla di sé e del suo corpo dato per noi come partecipazione alla sua vita, come seme nuovo e lievito del mio corpo mortale, perché diventi esistenza come l'ha vissuta lui: chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui.

Il Verbo che prese carne nel grembo di Maria continua a farsi carne e a crescere in noi, per diventare una cosa sola. Gesù si fa pane per noi perché, quanti l’accogliamo siamo resi capaci di farci pane spezzato per gli altri

Gesù garantisce che l’adesione a lui, ci permetterà di avere una vita di una qualità indistruttibile. Questa è la vita eterna, la venuta e la compagnia di Dio in noi. Così dice il Signore: «Se non mangiate la carne del figlio dell’Uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita». La vita eterna per Gesù non è un premio futuro per la buona condotta tenuta nel presente, ma la possibilità concreta per noi di una di una vita di qualità al presente.

Chi, come lui, fa della propria vita un dono e un servizio d’amore per gli altri, ha una vita di una qualità indistruttibile e quanti accolgono Gesù sono resi capaci di manifestare un amore gratuito ed incondizionato agli altri. «Chi mastica questo pane» assimila la vita stessa di Cristo e come Lui vivrà per gli altri, solo così questa vita non potrà mai più essere interrotta dalla morte e perdurare nell’eternità.