ASCENSIONE DEL SIGNORE

L'ultimo appuntamento di Gesù ai suoi, è fissato su di un monte loro indicato, in Galilea. Abbiamo sentito dal Vangelo di oggi che gli apostoli quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.

Accanto a Gesù ci sono uomini che sebbene impauriti e confusi, lo hanno seguito con costanza per tre anni sulle strade di Palestina. E’ vero che non hanno capito molto di Lui però lo hanno amato e lo amano ora. Proprio da questi uomini Gesù è rassicurato di essere amato, e quando si è amati viene spontaneo affidare responsabilità e dare fiducia. Cosa chiede Gesù a Pietro: “Pietro mi ami tu? Allora pasci, evangelizza, correggi, esorta, perdona in nome e con la potestà che io ti conferisco.

Gesù ora sa che nessuno di loro mai più lo dimenticherà .

C'è un passaggio sorprendente nelle parole di Gesù: A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra... Andate dunque. Quel dunque è molto importante: per Gesù è ovvio che tutto ciò che è suo è dato a noi! La sua vita, la sua morte, la sua forza!

I doni più belli affidati alla loro e alla nostra fragilità e non alla loro intelligenza, al loro e al nostro amore e non alla loro bravura!

 

Oggi contempliamo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo alla destra di Dio. L’ascensione di Gesù è il giorno in cui Egli assicura anche noi, da parte sua, che non ci lascerà mai più. Anzi - dice – “è meglio per voi che io me ne vada al Padre, perché altrimenti non sarebbe venuto a noi lo Spirito santo, il Consolatore!

Ora Gesù rimane nascosto ai nostri occhi ma non al nostro cuore e vuole far nascere nel cuore di tutti la certezza che egli ci ha preceduti, per prepararci un posto ove farci accomodare vicino a Lui. E’ salito al cielo, è scomparso ai nostri occhi ma non ci ha lasciati orfani, l’ha detto Lui: ”Non vi lascerò orfani, ecco, io sono con voi sempre fino alla fine dei secoli”!!

Che dobbiamo fare?

"Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

La festa dell’Ascensione è allora la festa dell’impegno cristiano, perché a tutti è affidato questo mandato di testimoniare quanto Lui ha detto e fatto ma, soprattutto, che Lui ci ama ed ha già salvato quelli che da Lui si lasciano salvare.

EGLI E’ CON NOI, SEMPRE! Non è andato lontano o in alto, ma si è fatto più vicino a ciascuno, come solo Dio sa fare. Prima stava insieme ai discepoli, ora sarà dentro di loro e se necessario li porterà in braccio…. Sarà dentro le cose, nel profondo dei cuori, nell'intimo del creato e da dentro per sospingerci in avanti ed anche in alto, verso una vita più luminosa, e se necessario ci porterà su ali d’aquila.