Avvento

Incamminarsi verso...

Cinque candele d’avvento nella nostra chiesa. Abbiamo acceso la prima, sotto lo sguardo di tutti, Domenica. Quattro candele diversamente colorate più una bianca al centro (che servirà per illuminare la notte di Natale), sono un simbolo che si ritrova in molte chiese. Ma non sono solo candele. Sono passi di un cammino.

Questo gesto è un invito rivolto a tutti, è quasi un ordine interiore: partiamo! L’avvento, infatti, non è attendere, star seduti o solo sperare che arrivi natale.

È incamminarsi. È ritrovare insieme la fede di Abramo: è uscire dalla propria terra, come i pastori, come i magi, come milioni di uomini e donne che escono oggi dal loro mondo, mossi dalla speranza.

L’avvento è uscire dalla propria terra, dalla cerchia dei “nostri”. È superare l’immobilismo, la sedentarietà, il ritmo monotono dell’abitudine. Da sempre l’incontro con Dio è nella novità, nella sorpresa o nell’incontro con l’altro, che spesso è un segno, un’icona di Lui che ci invita continuamente ad uscire da noi stessi.

Avvento. Il nostro incamminarci non sarà, allora, verso un presepio o verso una cosa. Sarà verso quel Dio che viene a trovarci, per mettere casa in noi. Egli spesso e volentieri prende le sembianze di uno straniero, di uno sconosciuto. Per invitarci, finalmente, ad entrare nella sua vita che è comunione di persone e non gara a fare le prime donne o le sportellate con chiunque capita a tiro.